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IL LAVORATORE AUTONOMO (il banchese spiegato semplice)

( nel linguaggio banchese si traduce con “oddio, questo fallisce)

 

Andiamo a leggere su wikipedia cosa si intende in Italia per LAVORATORE AUTONOMO.

 

Il lavoratore autonomo è un lavoratore indipendente ovvero che esercita la sua attività lavorativa in proprio, non subordinato ad alcuno, svincolato quindi da un datore di lavoro.

 

 I suoi contraenti sono clienti o committenti. 

 

A seconda della professione e della legislazione applicabile può essere un imprenditore individuale oppure un libero professionista come pure un artista.

 

I lavoratori autonomi sono caratterizzati dall’avere il “rischio d’impresa” nel senso che, non godendo della classiche forme di protezione (pubblica e/o privata) dei lavoratori dipendenti, il loro profitto dipende fortemente dal mercato, con scarsa o nulla possibilità di prevedere un reddito certo o altre garanzie contrattuali.

 

 Per definizione, il collega di un lavoratore autonomo (ovvero un lavoratore che esercita la medesima professione) è pure un concorrente.

 

I lavoratori autonomi possono a loro volta avere dei collaboratori, anche lavoratori dipendenti, altra situazione che li distingue dai lavoratori subordinati. 

Chiaramente nel lavoro autonomo il concetto di stipendio non esiste: a seconda dei termini convenuti, si è pagati-in maniera variabile-o a risultato, quantità di lavoro, prestazione o ad altri parametri contrattuali.

I lavoratori autonomi godono di diritti peculiari e hanno doveri specifici, diversi da quelli dei lavoratori dipendenti; tipicamente, devono provvedere autonomamente alle classiche forme di tutela previdenziale, assicurativa, legale, ecc.

 

 Non hanno cedolino paga ma emettono fattura (o altri documenti equipollenti), non sono ovviamente vincolati obbligatoriamente né ad un determinato calendario lavorativo o a orari/procedure né, tanto meno, a imposizioni gerarchiche. 

A parte ambiti regolamentati (es. gare, tariffe imposte, contrattazione di categoria, ecc.) il lavoratore autonomo può proporre la sua attività (opera/lavorazione/servizio) all’importo che giudica preferibile e la trattativa contrattuale con il contraente è di libero mercato (ivi comprese le condizioni di pagamento e altri requisiti).

 

Capisci da solo che per una banca è più difficile valutare la capacità di restituzione per un Autonomo rispetto ad un dipendente perchè quest’ultimo sarà abituato a gestire entrate ed uscite più o meno simili ogni mese.

 

A differenza del dipendente il lavoratore autonomo può vivere periodi di grande prosperità ed altri di vera e propria difficoltà.

 

Siccome di solito le rate dei mutui sono mensili un lavoratore autonomo nei momenti difficili sia per mancanza di lavoro che per mancanza di incassi può trovarsi in difficoltà ad affrontare le stesse .

 

Quindi se sei un lavoratore autonomo la banca cercherà di analizzare i tuoi flussi economici in più anni per valutare al meglio la tua gestione del denaro.

 

Come oramai avrai capito qui siamo abituati a spiegerti le cose come stanno con parole semplici.

 

In banca potrebbero solo dirti che i numeri della tua azienda presentano TENSIONI mentre zio Mutuetto tuo te direbbe “ a bello mio, se incassi a tozzi e bocconi e paghi quando te ricordi è normale che la banca c pensa 3 volte prima di decidere se prestarti i soldi.”

 

Daje, vienici a trovare che i numeri te li guardiamo noi.

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