Oggi alla rubrica “il banchese parlato potabile” spieghiamo il cosiddetto DEPOSITO PREZZO.
Che è sto coso? Come funziona?
Viviamo nel Paese più bello del mondo e da sempre subiamo l’invidia di tanti, ora devi sapere che questo paese anche se bello è popolato da specie autoctone che sono birbantelle e si divertono a truffare gli sprovveduti.
A questo proposito, il legislatore deve sempre partorire norme nuove che tutelino la gran parte della popolazione onesta, questo comporta anche l’aumento smodato della burocrazia e temp lunghi per fare qualsiasi cosa.
Si è cercato più volte di tutelare chi compra casa visto che in ogni acquisto di soldini se ne muovono tanti, nel 1996 ha previsto la possibilità di trascrivere il preliminare; nel 2005 l’obbligo del costruttore di case “nuove o ristrutturate” di consegnare al promissario acquirente una fideiussione a garanzia del rischio del suo fallimento nelle more tra il preliminare e il definitivo.
Con la legge sulla concorrenza (legge n. 124/2017, articolo 1, commi 63 e seguenti, entrata in vigore il 29 agosto) ha chiuso il cerchio prevedendo la facoltà dell’acquirente di richiedere il deposito del prezzo al notaio rogante fino ad avvenuta trascrizione del contratto di compravendita.
Chi compra si vede esposto al rischio che, tra la data del rogito e la data della sua trascrizione nei predetti registri, venga pubblicato un gravame inaspettato a carico del venditore: un’ipoteca, un sequestro, un pignoramento, una domanda giudiziale, eccetera.
Bisogna anche riconoscere che scenari del tipo appena descritti si sono verificati assai raramente ma meglio esserti sempre vigili sull’acquisto della casa perchè si rischia di mandare in rovina delle famiglie di persone perbene.
Tu fortunatamente se sei arrivato qui puoi scegliere di farti spiegare tutti i passaggi e comprare casa in serenità anche se non li conosci.
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Daje, alla prossima bello de casa!
