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Mutuo Variabile con il cap ( il Banchese spiegato semplice)

A bello de zio! Ma pensavi che le puntate fossero finite lì? 

Lo avrei pensato anche io, visto che la serie si chiama semplicemente “La grande incertezza – Tasso fisso o variabile?”, e invece senti questa!!

Il mutuo a tasso Variabile con CAP è come il variabile ma ci sguazzi un po’ più tranquillo.

Il CAP è un’opzione che puoi scegliere quando decidi di contrarre un finanziamento con il tasso variabile e consiste nell’imporre un tetto massimo alle tue rate oltre il quale non si può salire. 

Ricapitolando, se il tasso fisso è per i deboli di cuore e il tasso variabile è per chi ha il fegato forte, il variabile con cap è per chi somatizza tutto allo stomaco e soffre di gastrite da stress ma non si abbatte facilmente.

In questo modo godi solo del ribasso periodico dei mercati, ma ovviamente alcune banche impongono sulle rate anche un tetto minimo – tasso floor, che significa pavimento – per non rimetterci (ma tanto dormite pure tranquilli, che non ci rimettono mai).

In compenso lo spread della banca sarà più alto rispetto ad un finanziamento a tasso variabile, una via di mezzo con il mutuo a tasso fisso.

Se hai scoperto che la via di mezzo fa per te, riempi il form qui sotto… Nel frattempo sappi che uscirà un quarto episodio.

Stay tuned!✌

 

Ti serve un consiglio?

Avventurarsi di banca in banca ad elemosinare di poter ottenere un mutuo è una delle cause più frequenti di ulcera gastroduodenale e di ansia generalizzata, se vuoi evitare  di dover spendere, oltre ai soldi per l’acquisto della casa, i soldi per il gastroenterologo e per il neurologo, ti basta cliccare sul tasto che apre WhatsApp e mandarci un messaggio, ti richiamiamo in men che non si dica.

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Basta la salute, un par de scarpe nove e un tetto sulla testa…

Daje, alla prossima bello de casa!

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