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Anche oggi è Natale

Ciao Bello de casa e buon 7 Gennaio!

Qualcuno che ci legge già lo saprà, ma forse tu no… e Mutuetto ti informa!

In poche parole nel 1852 è successo un casino!

Parto dagli antipodi raccontandoti che nel 46 a.C. Giulio Cesare promulgò il Calendario Giuliano, elaborato da un astronomo egizio. 

Si tratta di un calendario solare basato sul ciclo delle stagioni, proprio come il nostro e con tanto di anno bisestile, quindi fin qui, tutto bene.

Gli astronomi però, nel 1848, si sono accorti di stare a contare male i giorni e che l’equinozio di primavera (che riconosciamo in base alla posizione delle meridiane) cadeva circa 10 giorni prima del dovuto…

Gli uomini di chiesa, impanicati come Carlo in Francia, hanno giustamente iniziato a preoccuparsi di star celebrando la Pasqua (che cade in base alla prima luna piena di primavera) i giorni sbagliati.

Ma di sbagliato, che c’era?

Che i giorni in un anno, come tu ben sai, sono 365 e “poco meno” di 6 ore.

L’anno bisestile ci permette di ignorare per ben tre anni di fila le 6 ore che avanzano, per poi accumularle tutte insieme finchè non diventano 24 ore accumulate e giochiamo il jolly del 29 febbraio.

Insomma anche qua pare tutto giusto, se non fosse che questo “poco meno” è stato ignorato per più di 1900 anni, e per tutto questo tempo, o ddaje e ddaje a fa’ finta de niente, intanto si accumulavano minuti ogni anno…

10 minuti mo’, 10 minuti l’anno dopo… Se so’ trovati indietro de 10 giorni.

Arrivati al 1848 quindi si iniziò a discutere del piccolo qui pro quo, finchè nel 1852, dopo quattro anni di trattati, non venne promulgato il Calendario Gregoriano da Papa Gregorio XIII, cioè quello che usiamo ora.

Il casino, più che altro, fu il rapido recupero. Per rimettersi in paro con i giorni, il Papa decise dunque di cancellare direttamente i 10 giorni che segnavamo di ritardo. 

Nel “breve” 1852 quindi, si andò a dormire il 4 Ottobre e la mattina dopo era già il 15 dello stesso mese. La terra fece il solito percorso di sempre, ma quell’anno, sul calendario, durò 155 giorni.

Dopo questo lungo prologo ti spiego perchè ho iniziato il discorso augurandoti un felice 7 Gennaio.

Nella chiesa Ortodossa (Cristiana), che ha mantenuto il calendario giuliano, oggi è il 25 dicembre e a noi di Mutuetto non interessa quando festeggi, perchè e percome, tantomeno ci importa la tua nazionalità o in cosa credi.

So che oggi per qualcuno è festa e auguro soltanto di godersela come meglio può.

Da quanto so a casa hai l’albero di Natale ma non il presepe… 

Probabilmente vieni da una quaresima di 40 giorni in cui hai mangiato solo cibi magri, niente carne e niente latticini e ieri, se hai potuto, hai digiunato.

Che il digiuno per carità, solo a pensarci mi affatica… 

Ma pure se penso ai malcapitati che nell’ottobre del 1852 avrebbero pagato due rate di mutuo in 30 giorni non è che mi sento tanto più leggero.?

In ogni caso a Natale un pensierino ci scappa sempre e sinceramente, se già ci stai pensando da un po’, il regalo più grande che potresti farti è prendere una boccata d’aria e scegliere la nuova casa dei tuoi sogni.

Spero di vedere, l’anno prossimo, i vostri alberi di Natale grandi il doppio e, salvo nuove scoperte, una sola rata al mese.

Come dici? Solo a pensare alle banche ti va storto il cenone di Natale?

Tu intanto scegli casa poi, senza nulla togliere a nessuno, al miracolo ci penso io!

Avventurarsi di banca in banca ad elemosinare di poter ottenere un mutuo è una delle cause più frequenti di ulcera gastroduodenale e di ansia generalizzata, se vuoi evitare  di dover spendere, oltre ai soldi per l’acquisto della casa, i soldi per il gastroenterologo e per il neurologo, ti basta cliccare sul tasto che apre WhatsApp e mandarci un messaggio, ti richiamiamo in men che non si dica.

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Daje, alla prossima bello de casa!

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