“CHI DICE DONNA, DICE DANNO”. PROVERBIO DA SFATARE?
Ogni giorno, andando al lavoro, so che ascolterò vite e incontrerò storie, e la cosa mi piace, MI PIACE ASSAI!
C’è il PARACULO che pensa che tutti, tranne lui, siano coglioni. Con lui mi diverto… MOLTO!
C’è la COPPIETTA INNAMORATA, che fa progetti per il futuro, con loro faccio un viaggio a ritroso nel tempo.
C’è il PAPÀ ANZIANO col figlio precario, ansioso di vederlo sistemato, in lui mi rifletto.
C’è l’OPERAIO con le mani callose, orgoglioso dei figli che si stanno per laureare, così non faranno la sua vita di MERDA, in lui ritrovo la mia stessa speranza.
E POI C’È LEI, LILIAN.
Lilian è una donna peruviana, dall’aspetto minuto e delicato, ma dentro la forza e la determinazione di una leonessa.
Nel suo progetto per dare una svolta alla sua vita, ha coinvolto tutta la famiglia e dapprima suo marito Jorge e poi tutti gli altri, l’hanno seguita, quindici anni or sono, nel BEL PAESE.
Lei è stata ed è il fulcro di questo ambizioso salto di qualità.
Intorno a questa piccola donna, nella sua modesta dimora in affitto, ruotano la vita del figlio dodicenne, quella del marito Jorge, quella dell’anziana mamma, quella di una nipote cresciuta come una figlia e quella della sorella Gisela.
Una donna un po’ retrò Lilian, che manovra e gestisce da dietro le quinte, che media, che equilibra, che unisce e si sacrifica in silenzio, che lascia agli altri la sensazione che stiano facendo quello che vogliono, ma in realtà dirige ed orchestra tutta la famiglia, mantenendone l’intero peso sulle spalle.
Una famiglia composta e dignitosa, senza troppe pretese:
- che se in ferie non si va fa lo stesso,
- che un picnic in campagna li rende felici,
- che si può andare al lavoro anche con l’autobus,
- che a cena si sta tutti insieme,
- che sei il vestito non è firmato non importa,
- quel che importa è che sia pulito,
- che si può fare a meno del superfluo per costruire un futuro migliore,
- che la mamma fa la mamma e il papà fa il papà,
- che dove si mangia in due si mangia anche in tre.
Ma un ingrediente non può mancare: una famiglia resta unita, anche e di più nella difficoltà, e tutti si rema nella stessa direzione e si rema più forte quando il vento è contrario; perché se l’obiettivo è comune insieme lo raggiungeremo.
Le altre sorelle di Lilian vivono a Bologna e quando leo ha comunicato loro l’intenzione di acquistare una casa, se le è ritrovate vicine pur vivendo lontane.
Si sono rese disponibili a contribuire materialmente, qualora ne avesse bisogno e moralmente l’hanno sospinta, sostenuta, incoraggiata a gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Finita la consulenza, mentre me ne andavo, Lilian col suo italiano un po’ stentato mi ha detto:
“IALLUCA TE PREGO, DAMME UNA MANO, TODA LA FAMILIA FA EL TIFO PER ME E TU ME PUOI AIUTARE.”
Nel suo sguardo e nelle sue parole ho colto tutta la fiducia e tutta la speranza che sta riponendo in me e se il mutuo verrà erogato, “IALLUCA” sarà per un giorno il suo supereroe, quando invece io avrò fatto solo il mio lavoro.
Quello che non sa, invece, è che la vera eroina è lei, come tutte quelle donne che con UMILTÀ e FORZA D’ANIMO TENGONO IN PIEDI LA BARACCA.
A tutte queste donne “CHAPEAU”, e che “ER DAJE SIA CON VOI”.
P.S.
TU, UNA LILIAN, LA CONOSCI?