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Cosa è il piano di ammortamento? (il banchese spiegato semplice)

Avrai sentito parlare i tuoi amici o il tuo commercialista del piano di ammortamento del mutuo e magari ci hai capito poco, pure io ce capivo poco anni fa ed è per questo che decisi di rendere il Banchese una lingua “potabile” alla portata di tutti.

Veniamo a noi e cerchiamo di capire insieme cosa si nasconde dietro al paorolone Ammortamento.

Innanzitutto andiamo a leggere come ce lo spiega zio Wiki:

In ragioneria ed in tecnica bancaria il piano di ammortamento è un programma di estinzione di debito o di abbassamento o estinzione del capitale di credito.

Impropriamente, ma solo colloquialmente, la locuzione si usa talvolta anche per la gestione degli ammortamenti dei beni dell’azienda, e consiste nella previsione pluriennale delle quote di ammortamento dei beni dell’azienda per ciascuno dei futuri esercizi (beni strumentali, immobili ed elementi immateriali), che sono previsti sin dalla registrazione contabile dell’acquisto.

Può essere redatto sia dal creditore, come nel caso più noto delle banche erogatrici di mutui immobiliari o di finanziamenti personali, sia dal debitore in sede di studio di fattibilità di investimenti per i quali si richieda contribuzione, sovvenzionamento o altro genere di sostegno finanziario, tanto a enti privati quanto pubblici, sia in sede di richiesta di erogazione, che in eventuale rinegoziazione di rimborso. Il piano predisposto dall’aspirante debitore è naturalmente un importante indicatore della capacità gestionale nella valutazione preventiva della proposta di finanziamento.

Ove redatto a corredo di un’apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria, l’ordinaria movimentazione del conto corrente di corrispondenza da parte del debitore rende malagevole la redazione e soprattutto la tenuta di un piano di ammortamento.

Esistono diversi piani di ammortamento:

Il piano utilizzato nel sistema bancario italiano è quello alla francese, cioè a rate costanti.
Visualizzando il piano di ammortamento ci si accorge che:

  • la rata è sempre la stessa (sempre che il tasso non cambi);
  • la quota interessi è pari al tasso di interesse del periodo per il debito residuo alla fine del periodo precedente;
  • la quota capitale è la differenza tra rata e quota interessi.

Quindi il debito residuo diminuisce della quota capitale rimborsata. Così facendo al termine del piano il debito residuo arriva a zero. Successivamente, se il tasso varia, la rata cambierà in maniera proporzionale alla variazione del tasso per il debito residuo.

La formula per calcolare la rata (r) conoscendo il capitale o debito (C), il tasso periodico (i) e il numero di rate (n) è la seguente:

{\displaystyle r=\left(1+{\frac {1}{(1+i)^{n}-1}}\right)\cdot i\cdot C}

Se la rata è mensile, i, per alcuni è dato dal tasso annuale diviso 12. In alcuni testi si ritrova formula di matematica finanziaria diversa, che tiene conto della corrispondenza tra interesse annuo e montante degli interessi.

Zio wiki ci è andato giù pesante e ti risparmio il resto della spiegazione.

Vediamo in lingua #mutuettese cosa significa il tutto ma soprattutto cosa interessa a te che stai pensando di richiedere un mutuo.

In pratica il piano di ammortamento non è altro che lo sviluppo del nostro debito man mano che paghiamo le rate.

Anche se è una parola di difficile digestione è fondamentale quando dobbiamo richiedere un mutuo capire bene e leggere bene il piano di ammortamento.

Innanzitutto dobbiamo sapere che in caso di mutuo tutte le banche italiane adottano il piano di ammortamento alla francese, significa che ogni mese che paghiamo la rata rimane la stessa ma il capitale che restituiamo aumenta e diminuisce la quota interessi.

Quindi ci concentreremo esclusivamente sul piano di ammortamento alla francese tralasciando gli altri.

Facciamo un esempio pratico che ci capiamo facile:

ipotizziamo di dover richiedere un mutuo di 100 mila euro a tasso fisso con durata 30 anni e Tan ( te lo spiegherò su altri articoli) 1,5%,

la rata mensile che dovremo affrontare sarà pari ad euro 345,12 per tutta la durata, ma da cosa è composta questa rata?

La prima rata che pagheremo sarà divisa inn 220,12 di quota capitale e 125 di quota interessi, questo significa che dopo aver pagato la prima rata con la banca avremmo un debito di 99779,88.

Come si vede bene dall’immagine in ogni rata cambiano capitale, interessi e debito residuo.

Questo ci è utile per svariati motivi e cioè:

mettiamo che chiediamo il mutuo sapendo che dopo 10 anni andremo in pensione e con la liquidazione intendiamo estinguere o abbattere il capitale residuo di mutuo: avendo il piano di ammortamento ben chiaro dall’inizio, sapremo subito che alla rata numero 120 alla banca spetteranno precisamente 71521 euro, questo ci permette di organizzarci la vita al meglio.

Adesso amico mio avrai più chiaro cosa sia un piano di ammortamento e se volessi avere altri chiarimenti ti invito a contattarmii per un appuntamento.

Se stai pensando di comprare casa e sei stufo dei paroloni che usano in banca o di quei consulenti che ti parlano in banchese la strada è solo una:

farti chiamare da uno della famiglia Mutuetto che parla potabile e ti spiega tutto in linguaggio semplice.

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